Per il quarto anno consecutivo l’8 maggio è un’occasione speciale, per rendere felici le mamme e, con un piccolo gesto, fare del bene. Si rinnova infatti l’appuntamento con le “rose del Sant’Anna” e, ancora una volta, nelle principali di Torino e provincia saranno messi in vendita i vasetti di rose, il cui ricavato andrà a sostenere la Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus.
L’iniziativa, intitolata quest’anno “Con le rose siamo cresciuti insieme”, si terrà in tutto il week end di sabato 7 e domenica 8 maggio. Più di 20 gazebo, oltre 100 volontari impegnati, 10.000 vasetti di rose: questi i numeri dell’operazione che vede ancora una volta la Juventus in prima linea.
L’iniziativa è stata infatti presentata oggi, presso il Media Center di Vinovo, durante una conferenza stampa cui sono intervenuti la presidente e il testimonial della Fondazione, Giovanna Gomirato e Claudio Marchisio, oltre a Luciana Littizzetto, che come negli anni scorsi ha prestato il proprio volto alla campagna.
«Abbiamo già iniziato i lavori per la costruzione del nido e contiamo di finirli entro quest’estate - ha spiegato la dottoressa Gomirato - A quel punto ci dedicheremo ai bimbi pre-termine, che meritano un centro e strutture adeguate dove essere accolti. I fondi che riusciremo a raccogliere dalla vendita delle rose serviranno proprio a finanziare questa seconda parte del progetto».
Brillante come sempre Luciana Littizzetto, anche nell’invitare il pubblico all’acquisto dei vasetti: «Per la festa della mamma non si sa mai cosa regalare - ha scherzato l’attrice - questa può essere un’idea... E poi questo è un progetto portato avanti da persone serie, che conosco personalmente e di cui mi fido. C’è un’Italia che costruisce e lavora e che porta avanti iniziative concrete. Ecco perché invito tutti a compare le rose per il Sant’Anna».
L’impegno e i risultati ottenuti dalla Fondazione sono quindi stati testimoniati da Claudio Marchisio: «Sono stato a visitare il reparto un mese fa e ho visto come negli ultimi due anni ci siano stati grandi cambiamenti. Non parlo solo dei macchinari, ma anche delle persone che hanno bisogno di aiuto: ho incontrato una giovane coppia e, nonostante le difficoltà, sorridevano, perché sapevano che c’era gente che si stava occupando del loro piccolo. La neonatologia del Sant’Anna è un reparto di eccellenza e io, da torinese, sono orgoglioso che si trovi nella mia città. A chi regalerò le rose? A mia moglie e mia madre naturalmente, le donne più importanti della mia vita»